In occasione del Giorno del Ricordo, celebrato il 10 febbraio per riportare alla memoria i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, esprimo la mia gratitudine al Prefetto, al Procuratore, a tutte le Autorità presenti per essere oggi al fianco dei nostri alunni, per condividere il tempo della scuola non come una mera scansione di studio delle discipline, ma come un laboratorio in fíeri di conoscenza del passato e di progettazione del futuro, in cui le diversità siano fonte di arricchimento reciproco, le divergenze di opinione siano rispettate nella loro pari dignità e riconciliate nel dialogo.
Le conquiste della libertà, sicurezza e giustizia non vanno mai date per scontate, bensì mantenute e difese ogni giorno, specialmente in periodi come questo, in cui riemergono e si rafforzano sentimenti di intolleranza. La scuola, lo studio e la guida sapiente dei docenti in ogni disciplina sono indispensabili per accompagnare la crescita dei ragazzi, per vivere con consapevolezza il presente e costruire un futuro di pace, al riparo dai germi dell’indifferenza e delle ideologie esasperate, che mortificano i diritti dei singoli e negano i valori umani, la solidarietà e la democrazia. Il lavoro di oggi, frutto del lavoro appassionato dei miei docenti di italiano, storia, scienze naturali, arte e religione, è la viva testimonianza dell’impegno e della volontà di voler restituire la voce ai deboli e ai calpestati, nonché, come afferma Magris, la dignità a tutte le vittime della storia.
Non voglio togliere più tempo ai miei ragazzi, ai quali dico un grazie dal cuore, in poco tempo hanno lavorato tanto, con impegno e abnegazione, parti attive, protagonisti di un “Ricordo dinamico” nel senso etimologico del termine! Questo per me è fare cittadinanza! Questa è la Scuola!
—