Sono arrivati da tutta Italia, da Venezia a Palermo, i rettori dei convitti nazionali ed educandati statali. Tante e variegate realtà riunite due volte l’anno in assemblea. Per la prima volta l’appuntamento è al convitto nazionale Principe di Napoli di Assisi. 45 i rettori e dsga – responsabili delle segreterie – che prendono parte a momenti di confronto e formazione. Obiettivi fondamentali, fare rete, ma anche mettere sul tavolo i temi caldi, come quello della sicurezza: proprio due settimane fa i sigilli al palazzo del convitto di Teramo, non sicuro dal punto di vista sismico. Un sequestro che ha lasciato senza sede 1.200 studenti. Molte le problematiche da affrontare, ma tante anche le iniziative messe in campo, dai licei classici europei alla formazione del personale educativo, e occasioni di coinvolgimento per i ragazzi, come le convittiadi. Inclusioni tra realtà diverse, tra giovani, ma anche con il tessuto sociale, come dimostra lo storico convitto assisano, che si avvia a festeggiare un importante traguardo, i 150 anni. Ad oggi l’istituto ospita la scuola primaria, media e il liceo scientifico. Gli studenti sono millecento, 90 sono i convittori e 260 i ragazzi che prendono parte al semi-convitto, senza pernottamento, che da quest’anno si allarga anche alla platea delle superiori.
Nel servizio di Valentina Antonelli, montato da Simone Pelliccia, le interviste ad Anna Maria Zilli, presidente nazionale Anies – Associazione nazionale delle istituzioni educative statali, e a Stefano Cammerieri, rettore convitto nazionale “Principe di Napoli”